Test Serpent 710: 1° puntata | Una piccola introduzione per la tremenda "piccola" della Serpent; poi partiamo dall'avantreno...

La 710 riverdisce una gloriosa tradizione della Serpent che di fatto diede il via alla categoria con la Impact (235mm) e fu fra le antesignane della 200mm con la Impulse che seguì le orme della Kyosho Pureten, reditando alcuni particolari della "sorella" Impact. La 710 è una vera grande innovazione, la "seconda generazione" 1/10 200mm di casa Serpent. Su questo stacco netto dal passato ho letto numerose imprecisioni in varie riviste, anche da parte di giornalisti normalmente attenti e coscienziosi, ma in questo caso "ingannati" da una denominazione parzialmente ingannevoli. Facciamo chiarezza: la prima Impulse nacque nel periodo "pionieristico", in assenza di un regolamento ufficiale, ma i presenza di alcune "regole di fatto" dettate dalle marche presenti sul mercato. Una volta formalizzato il regolamento, moltosimile all'attuale, le piccole 1/10 hanno dovuto fare i conti con le gomme in lattice da 26mm (sia anteriori che posteriori). Nate per essere economiche, le gomme in lattice si sono presto rivelate una causa di costi imprevisti con il fiorire di mescole e inserti molto disparati, eterogenei, particolarmente critici e, soprattutto, mosto costosi. Le federazioni sono crse ai ripari, liberalizzando le gomme e consentendo le meno critiche e più standardizzate gomme in spugna; nella stessa occasione il limite di larghezza delle gomme posteriori viene portato a 30 mm. La Impulse si adatta alla nuova sitazione con una versione "Step II" che nell'ultimo anno prende il nome di 705. Di fatto si tratta sempre di una Impulse evoluta, una sorta di "Impulse 2003", ma la Serpent abbandona le vecchie denominazioni "alfabetiche" per passare a quelle "numeriche"; deve far dimenticare la non travolgente Veteq con la rivoluzionaria e riuscitissima 950 e cogli l'occasione per rinominare la Impact II in 850 e la Impulse in 705 anche se si tratta di un banale "lifting". Il nome nuovo trae parzialmente in inganno, ma se l'innovazione della denominazione avviene a fine 2002 per la stagione 2003, la vera rivoluzione tecnica è ritarata di un anno con questa splendida 710. Da quando è uscita, per me è diventata una sorta di chiodo fisso e devo dire che per montarla e studiarla mi sono preso una giusta pausa, nonostante le giuste sollecitazioni di Domanin (importatore per l'Ialia con la Sprint RC). Quella che abbiamo in mano è la versione per il mercato italiano che esce con numerosi Optional, giustificando il prezzo rispetto a versioni "estere" più povere. Per capire meglio la 710, ci lanciamo nel montaggio e, seguendo le istruzioni, partiamo dall'avantreno.
La prima grande novità che troviamo è l'ancoraggio del triangolo superiore della sospensione il cui punto di ancoraggio risulta regolabile in altezza; in pratica attraverso spessori in alluminio è possibile alzare o abbassare il fissaggio, cambiando il centro di rollio. questa regolazione, piuttosto nuova nelle auto da pista moderne, riproduce uno schema già visto sulla Serpent 950 1/8 e risulta molto pratica per cambiare il comportamento del modello.

La sospensione anteriore è fissata superiormente su distanziali in alluminio in modo da regolare il punto di attacco e quindi il recuper di camber e il centro di rollo. Si tratta di un sistema dall'effetto analogo a quello impiegato sulla 950.

Nelle 1/10 Touring i differenziali sono un lelemento molto importante e altrettanto critico; ancora più importante è la rapidità di intervento per regolazioni e/o sostituzioni. Proprio per venire incontro a questa esigenza la Serpent ha previsto un fissaggio del differenziale anteriore indipendente dal resto dell'avantreno: due semigusci in plastica bloccano i cuscinetti e il differenziale che può essere sostituito in pochi minuti con lo scatto libero.
 gli stessi due semigusci hanno al loro interno degli ellittici che consentono di regolare in 4 diverse posizioni l'assale (immagine sotto)), tirando o "lascando" progressivamente la cinghia: tipicamente la si lascia meno tirata a inizio della vita agonistica per tirarla progressivamente quando l'usura la fa "rilassare".

 Una foto dell'assale anteriore in cui si vedono i cuscinetti montati sugli ellittici a 4 posizioni per regolare la tensione della cinghia.

L'avantreno visto dall'alto.
 L'avantreno visto da sotto
 Particolare della Barra Antirollio a coltello
 La piastra radio è particolarente corta e finisce in corrispondenza del salvaservo. Questa soluzione consente la massima accessibilità meccanica.
 Particolare della trasmissione anteriore con la cinghia classica.
 Il palo anteriore ha due fori in cui inserire due spinette in acciaio: lo stratagemma permette di passare velocemente da uno scatto libero anteriore in stile 1/8 ad un palo rigido che consente frenate impressionanti sulle 4 ruote (freno anteriore)

Esploso dell'avantreno della Serpent 710
(prosegue nelle prossime puntate)
Ora sei in: RispondereDa [30.11.2004 07:35 - Al Bert] bellissima; l'ho appena comprata e devo dire che vale la pena. Mi ero arrabbiato dopo aver comprato la 705 poco prima che uscisse la 710, ma poi la rabbia è passata montando questo gioiello
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