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Intervista a Fabrizio Teghesi
Top Driver nell'Off Road, Top Driver anche nella Classic e personaggio vulcanico ed esuberante, tutto da leggere
Scheda personale:
Nome:                                   Fabrizio
Cognome:                             Teghesi
Data di nascita:                     14/03/1984                        
Residente (provincia):            PRATO                
Professione:                            Responsabile commerciale, grafica, marketing EFRA s.r.l.
Anno di esordio modellistica: Prima gara agosto 2000 (nel 2000 ho fatto solo 2 gare libere), ma come competizioni AMSCI sono partito dall’anno successivo (2001)
Palmares modellistico
Campionati Italiani miglior risultato:    2°  2007
Campionati Europei: miglior risultato: 25° 2006
Campionati Mondiali: miglior risultato: 69°
Risultati 2008:
2008: 2st ARENA MODELLISMORC OFF-ROAD
2008: 1st RACE OFCHAMPIONS ARENA OFF-ROAD
2008: 69th WORLD CHAMPIONSHIP OFF-ROAD Charlotte USA
2008: 8th ITALIAN CHAMPIONSHIP OFF-ROAD
2008: 1st KYOSHO MASTER Monsummano (PT)
2008: 28th EUROPEAN CHAMPIONSHIP A OFFROAD Heraklion (GR)
Ciao Fabrizio, innanzi tutto grazie mille per la tua disponibilità per questa intervista.
Tu sei famoso nel mondo dell’Off road, ma adesso iniziamo a conoscere le tue qualità anche nell’On Road grazie alle Classic. Come mai questa scelta?
Da tempo cercavo qualcosa da affiancare alla mia categoria principale che è il fuoristrada a scoppio; che, come tutti sanno nel periodo invernale è molto difficile da praticare a causa delle piste sempre umide. Inoltre girando in inverno con il fuoristrada anche volendo testare del materiale non si hanno mai risposte precise, in quanto il terreno che trovi non è per niente simile a come sarà quando si è nel vivo della stagione (primavera/estate). Per questo dopo aver provato la categoria rally-game, che non era affatto stimolante per quanto riguarda la precisione di guida, mi è tornato in mente il consiglio di un grande Amico, un amico con la A maiuscola, che ho avuto l’onore di avere anche come meccanico nella stagione 2005 durante la mia permanenza nel team Radiosistemi, Ovviamente sto parlando di Roberto Ghedini. Il “Ghedo” è stato colui che mi ha consigliato di guidare le rigide durante il periodo invernale!

Fabrizio Teghesi


A cavallo fra gli anni ’80 e ’90 Maurizio Monesi e Roberto Ghedini si allenavano in inverno con le rigide. Entrambi hanno fatto incetta di titoli italiani, ma hanno anche conquistato un paio di Mondiali e qualche Europeo. Vuoi ripetere la loro esperienza?
Onestamente ti dico che mi sento molto molto legato a questi due Nomi che hai fatto, Il primo non l’ho mai conosciuto di persona, ma ne ho sentito tanto parlare, perché nel 2006 e nel 2007 ho avuto la fortuna di avere come meccanico per l’off-road Matteo Neri, che, passami il termine, “nasce dalle giovanili Monesi-Gennari”, Maurizio è anche l’unico pilota che nel fuoristrada è riuscito a conquistare 2 titoli mondiali. Ed è una ICONA per tutto il circus off-road!
Il “Ghedo” invece come ti ho già detto, è stato ed è tuttora un grande maestro, una persona con la quale ho legato e che porto sempre nel cuore, anche se le casacche non collimano più non ti nego che alcune volte capita di sentirsi telefonicamente, e quando ci vediamo alle gare provo tanta nostalgia per non poterlo più avere sotto al palco e di non poter ascoltare i suoi preziosissimi consigli!
Tornando alla domanda ti dico che oggettivamente è già un grande regalo poter parlare di loro nella mia intervista, personaggi del loro calibro, nel mio glossario si trovano sotto la voce “MITI E LEGGENDE” direi che non hanno niente a che vedere con me purtroppo…
Le prime impressioni in pista al volante di una 2WD senza sospensioni?
E’ una bella sensazione, ti da l’idea di qualcosa di veramente difficile da domare e da tenere sotto controllo, in fin dei conti, una “CLASSIC” è in tutto e per tutto un automodello da pista, nel vero senso della parola, ha gomme identiche alle sorelle ammortizzate, ha motori identici alle sorelle ammortizzate, le mancano ammortizzatori, barre e le 2 ruote motrici anteriori… Mi pare che le difficoltà possano solo aumentare.

Fabrizio Teghesi

È stato semplice assettarla in pista?
Anche qua devo tirare inevitabilmente in ballo dei personaggi… Durante le prime prove in pista l’idea è che fosse molto difficile trovare un buon setup soprattutto per me che provengo da tutt’altro ambiente. Ma incredibilmente dopo 1 telefonata con Ficcadenti (patron Motonica), nella quale mi ha passato 4 o 5 punti fondamentali è stato tutto più facile! Può sembrare paradossale, che attraverso una telefonata si riesca a fare un qualcosa di questo tipo, ma nel mio caso ero veramente a livelli di conoscenza bassissimi! Nell’occasione della gara di Warm up, oltre all’ausilio della telefonata mi ha seguito “Daniele Giuntini” un ragazzo che aveva già esperienza con le Rigide, ed è stato di grande aiuto per lo svolgimento della gara e per affinare il setup! 
È facile guidare le “Classic” rispetto alle auto da Off Road?
La classic è più difficile da guidare fin quando non si è trovato il setup ottimale, ma la difficoltà diminuisce via via che si procede ad affinare e mettere a punto il setup, nel fuoristrada, fare il passo è molto più difficile, ogni giro ci sono insidie diverse, durante una finale talvolta si è costretti a cambiare qualche traiettoria  per scansare una buca appena formata!
Sintetizzerei dicendo che sono due cose totalmente diverse, ciascuna ha le sue difficoltà ma penso di non sparare castronerie se dico che sicuramente nessuna delle due “specialità” è fra le più facili che il “modellismo offre”
E il “piacere di guida”?
Personalmente per “piacere di guida” quando si parla di “auto da competizione” intendo la soddisfazione che si prova nel guidarle… Diciamo che nella Classic la massima soddisfazione di guida si prova quando riesci a controllare una derapata improvvisa, o riesci ad allungare il più possibile una staccata, ma nel fuoristrada c’è una componente che a livello “piacere di guida” non ha eguali… :
I salti… Quando hai padronanza del mezzo sui salti, e riesci a chiudere una serie di doppi molto ravvicinati, o vedi la macchina volare per venti metri e riatterrare su 4 ruote ti da una soddisfazione che non è paragonabile a niente!

Fabrizio Teghesi

Al Warm Up di Montecchio hai centrato la qualifica diretta; come è andata?
Sinceramente non me lo aspettavo… Devo essere onesto, Il sabato eravamo fra i più veloci, ma sbagliavo un po’ troppo, la domenica in qualifica x sopperire ad una mancanza di gomme siamo dovuti partire con gomme molto molto alte, e non avrei mai immaginato di riuscire a centrare ugualmente la finale diretta! Penso che sia stata comunque una esperienza molto positiva, considerando anche il fatto che correvamo con il vecchio automodello di casa Motonica e che tutti gli altri team presenti portavano in pista particolari sviluppi in chiave campionato italiano. 
Hai corso con la Motonica Classic; sei in attesa dell’auto nuova della Fastom? 
Per ora l’ho vista soltanto in fotografia… so che stanno testando il nuovo modello con Giglioli, ed io sono in trepidante attesa, penso che una azienda come Motonica tirerà fuori sicuramente un modello nettamente più competitivo del precedente, di conseguenza non posso che ben sperare soprattutto in un modello più semplice da guidare e da mettere a punto come del resto sembra già dai primi test!
Che obiettivi hai per il 2009 nella Classic?
Nella classic per il 2009 spero di portare a casa la vittoria del campionato regionale e un podio al campionato italiano ad agosto!
E nell’Off Road?
Nell’off-road è molto molto complicato… parteciperò al campionato regionale, italiano ed europeo, più una buona selezione di gare internazionali, La concorrenza è molto agguerrita, spero di riuscire a trovare un giusto feeling con i materiali per cercare di fare meglio possibile in tutte le competizioni, non ho obiettivi particolari, preferisco sempre non darmene di ben definiti, il darsi obiettivi implica una soddisfazione smorzata nel caso si centrino, ed un profondo sconforto nel caso non si riesca a centrarli! Per lavoro faccio totalmente altro, gli obiettivi li lascio a coloro che fanno del modellismo un lavoro.
Il Mondiale 2008 non è andato come speravi. Sei stato come sempre fra i migliori italiani, ma i primi erano lontani. Come mai?
Era il mio primo mondiale… Considera che nel fuoristrada l’America è quello che è l’Italia per il pista, ci sono tutti i piloti più forti! In più la loro preparazione sui salti e la diversità delle loro piste rispetto a quelle europee hanno fatto il resto!
Per quanto riguarda me, secondo degli italiani al primo mondiale mi ha reso abbastanza soddisfatto, poi… Sono arrivato 69esimo… Sotto alcuni punti di vista forse è meglio che primo!!
Nel 2009 cosa ti aspetta? A cosa punti?
Ho nuovi materiali e nuovi personaggi che collaboreranno con me, Mantenendo infatti ben saldi i materiali di base, automodello Kyosho, motore Novarossi e gomme Proline, che conosco già da un anno, sono impegnato nello sviluppo dei nuovi ammortizzatori regolabili “Virus”, come sai l’ammortizzatore nel fuoristrada è una componente fondamentale e la strada intrapresa dalla Expert Model mi sembra una rivoluzione abbastanza importante, i personaggi che ne fanno parte sono molto competenti, ed avrò il piacere di averli sempre vicino in pista, saranno un supporto importantissimo, ed io spero di essere altrettando per loro, cercheremo di regalarci qualcosa a vicenda che ci permetta di toglierci numerose soddisfazioni!
Giochiamo ai pronostici: chi vedi sul podio finale del Campionato Italiano?
Ehehehe di quale categoria? Nella rigida, Ometto, Gaggiola, Tognon, e Struckul mi hanno impressionato molto già a Montecchio! Ma non erano presenti gli altri piloti di riferimento della categoria quindi il pronostico sarebbe un “po’ al buio”
Per quanto riguarda il fuoristrada, vedo sicuramente 5 persone che potrebbero giocarsi il titolo e finire quindi sul podio Rabitti, Tortorici, Boero, Lenzi e Perin ma come ogni anno, tutto può succedere, sicuramente mai come quest’anno ci sono tantissimi pretendenti al titolo con altrettante tipologie di materiali… Vedremo!!!
E chi saranno i finalisti al Campionato Europeo?
Qua è ancora più difficile poter prevedere la finale; in una gara secca com’è l’europeo può realmente succedere l’impossibile, penso comunque che i riferimenti saranno i due fratelli francesi, Batlle e Savoya per il resto sarà una gara che che vedrà lottare una ventina di elementi, che potenzialmente sono tutti da finale europea! chi vivrà vedrà!!
Grazie mille
Grazie a voi per l’intervista!

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