Zoom "tecnico" sulle protagoniste della Classic, dalla Mantua Intrepid alla Motonica, senza dimenticare DXF e prototipi. Pictures by Ernesto "Tino" Camponovo
Partiamo dalla Intrepid: notate la cinghia di scorta al posteriore (unico punto debole della Mantua). A parte una protezione in carbonio per la ricevente, la macchina appare "di serie".
Altra Mantua Intrepid; in questo caso la ricevente è "migrata" sul lato destro, lontano dalla marmitta. Anche qui doppia cinghia (una di scorta) e avantreno con fissaggio "stile Motonica" al posto della plastica ereditata dalla "storica" SG Montecarlo.
Prototipo francese su base BRX4. Non proprio bellissima, ma efficace
Altra Intrepid, in questo caso "ufficiale"
Motonica modificata con "Carbon Look". Il servo dello sterzo è montato "rovesciato" sul basculino (stile anni '80). Pisatra radio e serbatoio sono ereditati dalla Motonica P8.0R 2008
Ennesima Intrepid: notate la squadretta dello sterzo: occorre limare abbondantemente la piastra radio per guadagnare spazio per la corsa.
La bellissima DXF di Dell'Unto (sopra e sotto). Esteticamente e tecnologicamente non ha rivali, ma in pista non ha brillato. Sembra soffra il gommato mentre si trova molto a suo agio sullo sporco.
Da [26.12.2008 22:10 - Franco]Salve!Belle macchine ma complicate.Ci stiamo allontanando dall'affascinante mondo delle rigide dove si vede il pollice.
Per me e' una categoria sciupata.Troppe regolazioni e troppo carbonio.Io corro ancora con una Sg Indy con assale rigido e vi garantisco che sto al passo delle Motonica e delle Mantua
moderne.In fatto di scorrevolezza e semplicita' poi e' imbattibile.
Franco