Andrea Pirani ci racconta il suo GP EFRA a Valencia | Dentro al notizia e dentro la gara: Andrea Pirani (Mugen/Novarossi) ci racconta la sua gara, dalla qualifica diretta (3°) allo splendido podio finale (2° dopo una grande rimonta).
GP EFRA Valencia 19/20 aprile 2008: Partenza mercoledì 16 aprile alle ore 7.30 dall’aeroporto di Bologna. Verso mezzogiorno, tra uno spuntino e un po’ di strade sbagliate prima di trovare la pista, arriviamo al circuito in cui a luglio si terrà il Campionato Europeo. Non ci sono altri piloti al momento, siamo solo noi: io, mio papà, Paride della Novarossi e Andrea (meccanico di Collari che mi è stato gentilmente ceduto per tenerlo in allenamento :-) ). Incomincio a provare e la pista, anche se sporca e poco veloce, mi piace veramente tanto: un bel rettilineo lungo preceduto e seguito da due bei curvoni veloci, una serie di tornantini molto stretti e una “S” in discesa a volte insidiosa. Dal giovedì si inizia a fare sul serio, i piloti, esteri e non, sono già tutti presenti. Il fattore che ha caratterizzato questa gara è stato sicuramente il vento, che spingeva veramente forte! Tra una prova e l’altra si arriva al sabato mattina. Il vento sembra aver concesso una tregua per farci disputare le batterie di qualifica.
Dopo la prima sessione sono in Pole Position. Il mio tempo non è male, ma so benissimo che per restare in finale diretta devo migliorarmi batteria dopo batteria. E questo è quello che faccio. Alla fine delle 5 sessioni c’è in Pole Position il tedesco Pietch, unico a fare 18 giri, secondo Ielasi, terzo io (per appena mezzo secondo non iniziavo il 18° giro) e quarto Van Gastel, leggermente più distaccato. Dentro di me pensavo: “Bene, il mio obbiettivo è stato raggiunto: andare in finale. Da questo punto in poi mi posso giocare la vittoria ad armi pari con gli altri, non ho nulla da temere”.
 Andrea Pirani con Andrea Cristiani a Bologna da spettatori. Per correre sono dovuti entrambi espatriare in Spagna per il GP EFRA.
Peccato però che la domenica mattina a svegliarmi non sia la mia sveglia, ma il tuono di un temporale. La pista era completamente allagata. Poi però verso le 9 ha smesso di piovere e la gara è partita: prima i sedicesimi, poi gli ottavi, quarti, semifinali ed infine la finale.La pista era completamente asciutta, ed era anche abbastanza veloce. Pronti Via. Alla prima curva Pietch si gira e non riesco a schivarlo. Dopo la collisione riparto in quarta posizione, appena dietro all’idolo di casa Peracho. Nella foga di recuperare tocco leggermente lo spagnolo e mi prendo uno Stop and Go. Riparto praticamente ultimo. Da qui in poi la mia gara è segnata da un grande recupero, avvantaggiato anche dal fatto che facevo un rifornimento in meno rispetto ad altri miei avversari in pista. Al 25° minuto sono secondo, subito alle spalle di Pietch che manteneva la testa della gara. Come organizzato coi meccanici mi fermo per il cambio gomme. Ma Pietch, Ielasi e Picco non lo fanno, tirano dritto, fanno 45 minuti senza cambiare gomme. Mi accorgo che forse non avevo scelto la tattica giusta, ma ormai era troppo tardi. Ora dovevo solo tirare più che potevo in modo da recuperare Pietch e Picco, che erano primo e secondo. Ultimi 5 minuti. Sono terzo, davanti a me c’è Picco, e con 8 secondi di vantaggio c’è Pietch in testa alla gara. Sento Edoardo Picco che dice al fratello Alberto che con l’ultimo pieno avrebbe dovuto fare 5.30, solo così avrebbe avuto qualche possibilità di mantenere la seconda posizione, in quanto io mi ero già fermato e sarei dovuto arrivare tranquillo con la benzina fino al traguardo. Ultimo giro, ultimo rettilineo, pochi metri davanti a me Picco spegne, miscela finita. Io passo, divento secondo e taglio il traguardo. Bellissima gara, tirata dal primo all’ultimo giro. Spero solo sia piaciuta anche a quelli che la guardavano :-) Alla fine vince Pietch con 8 secondi di vantaggio su di me, terzo Picco. A casa, con calma, rianallizando i cronologici della finale, ho capito che senza intoppi, come lo stop and go, o altri piccoli errori, sarei stato in grado di giocarmi la vittoria. Basti pensare al fatto che sono arrivato a soli 8 secondi dal vincitore, il quale non ha cambiato gomme, invece io si!! Comunque sia l’obbiettivo con qui ero partito da casa è stato pienamente centrato, e questa gara è stata fondamentale per fare esperienza per il campionato europeo che si terrà a luglio. Un ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno aiutato, a partire da mio papà, ma anche i meccanici, Paride e Andrea. Andrea Pirani
Finale GP EFRA Spagna 1/8 On Road 2008Pos | Nr | Pilota | Modello | Motore | Giri | Tempo | Giro Veloce | 1 | 1 | Robert Pietsch | Sheperd Velox | Novarossi | 144 | 45:12.630 | 17.754 | 2 | 3 | Andrea Pirani | Mugen MRX4-X | Novarossi | 144 | 45:20.667 | 17.712 | 3 | 6 | Alberto Picco | Mugen MRX4-X | Picco | 143 | 44:59.578 | 17.955 | 4 | 5 | Carlos Peracho Heras | Sheperd Velox | JP Racing | 143 | 45:15.500 | 17.668 | 5 | 7 | Rick Vrielijnck | Mugen MRX4-X | JP Racing | 142 | 45:06.075 | 17.941 | 6 | 10 | Andrea Cristiani | Serpent 960/2008 | MaxPower | 141 | 44:33.204 | 17.840 | 7 | 2 | Daniele Ielasi | Sheperd Velox | IDM | 139 | 45:00.537 | 17.774 | 8 | 8 | Patrick Schaefer | Sheperd Velox | Novarossi | 121 | 45:03.731 | 18.093 | 9 | 4 | Ilia Van Gastel | Kyosho Evolva M3 | Orion | 85 | 27:49.589 | 18.141 | 10 | 9 | Nacho Lopez Lluch | Mugen MRX4-X | Picco | 32 | 13:13.736 | 18.556 |
Ora sei in: RispondereErrore nella classifica dei materiali | Da [29.04.2008 20:21 - Paolo] Cristiani corre con motori Max Power non MacPower :D
Hai ragione... da informatici avevamo immaginato un motore fatto dalla Apple :-) Adesso abbiamo corretto!
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